Diritti

Festival 2018

Inauguriamo la prima edizione di Festival KA indagando la dimensione centrale e costitutiva del dibattito contemporaneo sulle migrazioni, ovvero se migrare, muoversi attraverso nazioni e confini, progettare nuove traiettorie di vita per i motivi più diversi (necessità, desiderio o emergenza) sia o meno un diritto inalienabile dell'uomo. Noi riteniamo che lo sia. Se è vero che non si può scegliere dove nascere, è diritto di ogni uomo e donna del pianeta scegliere dove vivere, e in particolari circostanze di rischio per la vita propria o della propria famiglia questo diritto deve valere al di sopra di ogni altra considerazione geopolitica o amministrativa. Sappiamo bene che le politiche migratorie europee ed italiane, in questo momento, vanno in una direzione opposta, costruendo confini fisici e burocratici che impediscono la libera circolazione delle persone e che generano, alla fine, una gerarchia di diritti, di sofferenze e di violenze sui corpi di chi si mette in movimento lungo le rotte migratorie.

Indagheremo questo sottile confine che separa ciò che è legale da ciò che è giusto attraverso opere filmiche, libri e racconti di chi queste rotte le ha percorse, per comprendere fino in fondo cosa significhi essere (o non essere) portatori di diritti al pari di altri esseri umani, e cosa comporti oggi in Europa violare la legge per affermare la giustizia, infrangere la norma per tutelare il diritto umano.

La Rete

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