28 Giugno 2019

ore 21.00 / Ancona La Mole Arena Cinema

Benzine

Regia: Sarra Abidi / Emirati Arabi Uniti, 2017, 90’
Ospiti: Tareke Brhane e Sarra Abidi

Sinossi

Salem e Halima non hanno notizie del figlio Ahmed che è partito illegalmente verso l’Italia. E vivono in uno stato di estrema sofferenza. Il film ambientato nel sud-est della Tunisia, dove Ahmed vende benzina di contrabbando lungo la strada verso la Libia. Un giorno Ahmed decide di partire clandestinamente verso l’Italia e per mesi non dà notizie di sé alla famiglia. Storie e supposizioni circolano sul suo destino, e attraverso la storia di questi genitori in attesa noi leggiamo la precarietà degli itinerari di vita dei giovani tunisini, e delle loro famiglie che vivono il silenzio di queste assenze. Verrà trovato, alla fine, il loro figlio? Sarà vivo o morto?

Il regista

Sarra Abidi

Un master alla scuola INSAS di Bruxelles e uno alla Tunis School of Fine Arts, Sarra Abidi ha diretto 2 cortometraggi “Rendez-vous” e “Le Dernier Wagon” ed un mediometraggio “rue de la Poste”. “BENZINE” è il suo primo lungometraggio. Attualmente sta lavorando come regista e produttrice di un documentario “SULFUR”, e di “My name is Clara” ancora in lavorazione.

L'ospite

Tareke Brhane

Tareke Brhane vive a Roma, dove è presidente del Comitato 3 Ottobre, organizzazione non profit fondata all’indomani del naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013, quando 368 persone persero la vita. Obiettivo dell’organizzazione è il riconoscimento di una Giornata della Memoria, da celebrare ogni 3 ottobre a livello nazionale ed europeo per onorare i migranti deceduti, così come le persone che hanno rischiato la propria vita per salvarli. Di origini eritree, Brhane è fuggito dal proprio paese a 17 anni, per evitare la coscrizione a vita, andando incontro a violenze, prigionia e rischiando di morire. È arrivato in Italia nel 2005, dopo essere stato respinto al primo tentativo di attraversare il Mediterraneo. Da allora si è sempre impegnato a favore di chi, come lui, è stato costretto a rischiare la vita per sfuggire a situazioni drammatiche e a cercare protezione in Europa. In particolare ha lavorato come mediatore culturale a Lampedusa e nell’Italia meridionale per Save the Children e Medici Senza Frontiere. Nel 2014, durante il XIV Summit dei Premi Nobel per la Pace, ha ricevuto la Medaglia per l’Attivismo Sociale.
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